Leonard Gjeka

La UE invita la Russia di ritirare le sue truppe dall’Ucraina immediatamente. Nel frattempo consenta un “accesso dell’aiuto umanitario sicuro e senza restrizioni” in favore della popolazione ucraina. Alla ferma condanna già espressa ieri da più parti nei confronti dell’aggressione militare della Russia ai danni di Kiev, a poche ore dall’annuncio delle prime sanzioni contro Putin, il Consiglio Europeo, riunito nella tarda serata di ieri a Bruxelles, ha aggiunto nuove misure restrittive. Queste, come si legge nel documento conclusivo del Consiglio, “avranno enormi e gravi conseguenze per la Russia” e riguarderanno “il settore finanziario, i settori dell’energia e dei trasporti, i beni a duplice uso nonché il controllo e il finanziamento delle esportazioni, la politica in materia di visti”.
Non è tutto però. Il Consiglio ha infatti puntato il dito contro il “coinvolgimento” della Bielorussia nell’aggressione nei confronti dell’Ucraina, invitando il Paese a “rispettare i suoi obblighi internazionali” e annunciando sanzioni anche ai danni di Minsk.
Nel corso della riunione, alla quale ha preso parte per l’Italia il capo del governo Mario Draghi, il Consiglio europeo ha invitato tutti gli Stati membri a “non riconoscere le due autoproclamate entità separatiste” di Donetsk e Luhansk e ha ribadito la sua “solidarietà con l’Ucraina”, che, “insieme ai suoi partner internazionali” ovvero Stati Uniti e Nato, “continuerà a sostenere” mediante “sostegno politico, finanziario, umanitario e logistico”.
Nel documento conclusivo infine il Consiglio europeo si è detto “fermamente convinto che il ricorso alla forza e alla coercizione per cambiare i confini non sia ammissibile nel XXI secolo. Le tensioni e i conflitti dovrebbero essere risolti esclusivamente attraverso il dialogo e la diplomazia”.
Di seguito il testo integrale del documento conclusivo, approvato ieri dal Consiglio.
“Conclusioni del Consiglio europeo sull’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina
Il Consiglio europeo condanna con la massima fermezza l’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione russa nei confronti dell’Ucraina. Con le sue azioni militari illegali la Russia viola palesemente il diritto internazionale e i principi della Carta delle Nazioni Unite e compromette la sicurezza e la stabilità europee e mondiali. Il Consiglio europeo sottolinea che ciò include il diritto dell’Ucraina di scegliere il proprio destino. La responsabilità di questo atto di aggressione e di tutte le distruzioni e perdite di vite umane che ne risulteranno ricade interamente sulla Russia, che sarà chiamata a rispondere delle sue azioni.
Il Consiglio europeo esige che la Russia cessi immediatamente le sue azioni militari, ritiri senza condizioni tutte le forze e le attrezzature militari dall’intero territorio dell’Ucraina e rispetti pienamente l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Il Consiglio europeo invita la Russia e le formazioni armate da essa sostenute a rispettare il diritto internazionale umanitario e a porre fine alla loro campagna di disinformazione e ai loro attacchi informatici.
Il Consiglio europeo deplora la tragica perdita di vite umane e le sofferenze causate dall’aggressione russa. È solidale con le donne, gli uomini e i bambini le cui vite sono state colpite da questo attacco ingiustificato e ingiustificabile. Invita la Russia e le formazioni armate da essa sostenute a consentire un accesso dell’aiuto umanitario sicuro e senza restrizioni a tutte le persone che ne hanno bisogno.
Il Consiglio europeo condanna inoltre fermamente il coinvolgimento della Bielorussia nell’aggressione nei confronti dell’Ucraina e la invita ad astenersi da tali azioni e a rispettare i suoi obblighi internazionali.
L’UE ha reagito con rapidità e decisione al riconoscimento delle autoproclamate entità separatiste ucraine da parte della Russia e al dispiegamento delle forze armate di quest’ultima, adottando misure restrittive in risposta. Il Consiglio europeo concorda oggi, in stretto coordinamento con i nostri partner e alleati, ulteriori misure restrittive che avranno enormi e gravi conseguenze per la Russia a causa delle sue azioni. Tali sanzioni riguardano il settore finanziario, i settori dell’energia e dei trasporti, i beni a duplice uso nonché il controllo e il finanziamento delle esportazioni, la politica in materia di visti, ulteriori inserimenti in elenco di persone di cittadinanza russa e nuovi criteri di inserimento in elenco. Il Consiglio adotterà senza indugio le proposte elaborate dalla Commissione e dall’alto rappresentante.
Il Consiglio europeo chiede l’elaborazione e l’adozione urgenti di un ulteriore pacchetto di sanzioni individuali ed economiche che riguardi anche la Bielorussia.
Il Consiglio europeo ribadisce il suo fermo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Invita tutti i paesi a non riconoscere le due autoproclamate entità separatiste e a non agevolarle o assisterle in alcun modo.
L’UE è unita nella sua solidarietà con l’Ucraina e continuerà, insieme ai suoi partner internazionali, a sostenere l’Ucraina e la sua popolazione, anche mediante sostegno politico, finanziario, umanitario e logistico supplementare e una conferenza internazionale dei donatori. A seguito della decisione del dicembre 2016 dei capi di Stato o di governo dell’UE, il Consiglio europeo riconosce le aspirazioni europee e la scelta europea dell’Ucraina, come indicato nell’accordo di associazione.
Il Consiglio europeo è fermamente convinto che il ricorso alla forza e alla coercizione per cambiare i confini non sia ammissibile nel XXI secolo. Le tensioni e i conflitti dovrebbero essere risolti esclusivamente attraverso il dialogo e la diplomazia. L’UE continuerà a cooperare strettamente con i vicini e ribadisce il suo fermo sostegno e il suo impegno a favore della sovranità e dell’integrità territoriale della Georgia e della Repubblica di Moldova. Manterrà un forte coordinamento con i partner e gli alleati, in seno alle Nazioni Unite, all’OSCE, alla NATO e al G7.
Il Consiglio europeo invita a portare avanti i lavori sullo stato di preparazione e prontezza a tutti i livelli e invita la Commissione, in particolare, a presentare misure di emergenza, anche riguardo all’energia.
Il Consiglio europeo continuerà a occuparsi della questione”.

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