Simona Toninelli

La delusione di Paolo Sorrentino e degli altri italiani in corsa. L’omaggio all’Ucraina con il minuto di silenzio ma non l’intervento del presidente Volodymyr Zelensky. L’omaggio a ‘Il padrino’. La vittoria a sorpresa come miglior film in assoluto di “C.O.D.A.” di Denis Villeneuve.

Ma soprattutto un fuoriprogramma e le lacrime di uno straordinario Will Smith, premiato come migliore attore protagonista e che, ricevendo il premio, tra le lacrime ha messo a nudo la sua anima.

‘C.O.D.A’ ha vinto sbaragliando i pronostici che davanti in pelo film più blasonati: il film – che ha conquistato tutte e tre i premi in cui era candidato e si porta a casa la statuetta più ‘pesante’, quella come miglior film – racconta la storia di una famiglia di sordomuti e della figlia, che fa da interprete, e nel contempo sogna di diventare una musicista.

Il film, remake della “Famiglia Bèlier” francese che Apple TV + ha acquisito per 25 milioni di dollari dopo il trionfo al Sundance Festival, aveva già vinto i premi dai sindacati di produttori, attori e sceneggiatori: un indicatore importante considerato che molti di costoro sono anche quelli che ripetono il voto agli Oscar, Il grande sconfitto è “Il Potere del cane”, campione di nomination, dodici, dato per favorito per il miglior film e premiato solo come miglior regia.

La regista neozelandese, Jane Campion, che è stata la prima donna a ottenere la nomination come miglior regista due volte, è comunque la terza donna in assoluta a vincere il premio dopo Kathryn Bigelow e Chloe Zhao.

Quella della 94 edizione degli Oscar, sul palcoscenico stellare del Dolby Theatre di Hollywood, è stata una notte storica: il primo Oscar alla seconda attrice ispanica e prima apertamente lesbica, Ariana DeBose; il primo a un attore sordomuto, Troy Kotsur, sempre di “C.O.D.A.”.

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