Asan Ejunovski

Lo ha spiegato il Cremlino dopo che il capo di Stato ucraino si era detto disponibile a unirsi al colloquio, in caso il presidente russo avesse accettato. “Il formato è bilaterale”, ha sottolineato Peskov. La Russia non crede che le porte per la ripresa del dialogo con l’Occidente siano chiuse, afferma Lavrov. Zelensky intanto visita le truppe al fronte a Kharkiv e ammette che “le condizioni nel Donbass sono indescrivibilmente difficili”. Gli hacker filorussi del collettivo Killnet minacciano l’Italia.

Il Cremlino ha confermato che il presidente Putin avrà un colloquio telefonico con il suo omologo turco Erdogan, ma alla telefonata non parteciperà il presidente ucraino Zelensky, che si era detto disponibile se Putin avesse accettato. “La priorità assoluta” è liberare “le regioni di Donetsk e Lugansk, riconosciute dalla Federazione Russa come Stati indipendenti”, dice intanto il ministro degli Esteri russo Lavrov. Le forze russe avanzano verso il centro di Severodonetsk. La prima nave da carico lascerà oggi il porto di Mariupol dopo due mesi di blocco. Lo riferisce la tv Rossiya-24 citata da Interfax. Intanto, più di 1 milione e 550 mila rifugiati sono arrivati in Russia dalle repubbliche di Donetsk e Lungansk e dall’Ucraina dice la Tass, e tra questi ci sono “più di 254.000 bambini”. “Un colpo irreparabile all’Italia” è minacciato per oggi dagli hacker filorussi del collettivo Killnet, dopo gli attacchi delle ultime settimane sui quali cui indaga la Procura di Roma.

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