Simona Toninelli

Il Nobel per la Pace è stato assegnato all’attivista bielorusso Ales Bialiatski, all’organizzazione per i diritti umani russa Memorial e all’associazione per i diritti umani ucraina Center for Civil Liberties. 

Il Comitato per il Nobel per la Pace ha scelto di premiare un attivista e due organizzazioni che si battono per i diritti umani in Bielorussia, Russia e Ucraina: l’attivista bielorusso Ales Bialiatski, l’organizzazione per i diritti umani russa Memorial e quella ucraina Centro per le liberta’ civili.

Bialiatski è stato uno degli iniziatori del movimento democratico emerso in Bielorussia a metà degli anni ’80. Ha dedicato la sua vita alla promozione della democrazia e dello sviluppo pacifico nel suo Paese d’origine. Nel comunicato del Comitato per il Nobel per la Pace viene riportato di come “le autorità governative abbiano ripetutamente cercato di mettere a tacerlo”: “è stato incarcerato dal 2011 al 2014. A seguito di manifestazioni su larga scala contro il regime nel 2020, è stato nuovamente arrestato. È ancora detenuto senza processo. Nonostante le enormi difficoltà personali, Bialiatski non ha ceduto di un centimetro nella sua lotta per i diritti umani e la democrazia in Bielorussia”.

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