Un’Europa che risponde alla chiamata della storia. Che realizza l’oggi per preparare il domani. Che affronta le sfide di un pianeta in ebollizione facendo andare di pari passo l’agricoltura e la tutela della natura, inaugurando una nuova fase del Green deal incentrato sul dialogo e sulla transizione industriale. Un’Europa che affronta l’assertività economica della Cina sulle auto elettriche e si affida a Mario Draghi per mantenere il vantaggio competitivo.

Questa è l’Europa che ha presentato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo. L’ultimo della legislatura ma non per forza l’ultima della sua carriera.

Nel lungo intervento – un’ora e quattro minuti – ha tracciato con orgoglio il bilancio dei quattro anni passati e definito le sfide e le priorità che la separano dalle elezioni. “Oltre il 90% degli orientamenti politici che ho presentato nel 2019 sono diventati misure concrete. Insieme abbiamo dimostrato che, quando agisce con coraggio, l’Europa raggiunge i propri obiettivi. C’è ancora molto da fare, perciò restiamo uniti. Trasformiamo il presente e prepariamoci per il futuro”, ha evidenziato.