Il capo dei servizi di sicurezza russi (Fsb) ha accusato l’Ucraina e l’Occidente di aver facilitato l’attacco vicino Mosca, rivendicato dal gruppo jihadista Stato islamico, con la Russia che insiste su un collegamento tra Kiev e i presunti aggressori. “Crediamo che l’azione sia stata preparata sia dagli stessi islamici radicali che, ovviamente, facilitata dai servizi segreti occidentali e che gli stessi servizi segreti ucraini siano direttamente coinvolti”, ha detto Alexander Bortnikov, citato dai media russi. Lunedì Vladimir Putin aveva ammesso per la prima volta, tre giorni dopo gli eventi e le accuse dell’Isis, che i presunti aggressori erano “islamici radicali”, puntando il dito contro l’Ucraina