L’industria lattiero-casearia non può lamentarsi del 2023: il comparto è cresciuto del 2,2% grazie all’export: 600mila tonnellate di formaggi per un valore di 5 miliardi, numeri “imponenti”, come li definisce Fabio Leonardi, responsabile delle politiche di esportazione di Assolatte, che – scrive Avvenire – a Milano ha tenuto la sua 79esima assemblea nazionale.Il 45% della produzione casearia viene venduto ormai al di fuori dei confini nazionali e, come ha ricordato il presidente dell’Associazione Paolo Zanetti, «in 20 anni abbiamo triplicato il volume e quintuplicato il valore delle vendite all’estero che sono ormai un asset strategico».

Il merito è di quegli industriali italiani che sono sempre con la valigetta in mano, veterani di un marketing che ha fatto grande e continua a portare successi al made in Italy, come ha riconosciuto il ministro Francesco Lollobrigida partecipando all’assise milanese.«Siamo fortissimi in Europa e in Francia – ha detto ad Avvenire, Zanetti – dove la mozzarella ha surclassato il camembert, diventando un caso politico».