Islam Shehu

Oleksiy Arestovich, consigliere del capo di stato maggiore del presidente ucraino Zelensky, in un video pubblicato da diversi media locali, e ripreso da Reuters, Arestovich ha affermato che i tempi esatti della fine delle ostilità dipenderanno da quante risorse il Cremlino è disposto a impegnare per la campagna. “Penso che entro maggio dovremmo avere un accordo di pace, forse molto prima, vedremo, sto parlando delle ultime date possibili”, ha precisato, aggiungendo che “ora siamo a un bivio: o ci sarà un accordo di pace raggiunto molto rapidamente, entro una o due settimane, con il ritiro delle truppe e tutto il resto, o ci sarà un tentativo di mettere insieme alcuni, diciamo, siriani per un secondo round e un accordo entro metà o fine aprile”. Infine, “uno scenario completamente folle potrebbe spingere la Russia ad inviare nuovi coscritti dopo un mese di addestramento”.

Tuttavia, anche una volta concordata la pace, piccoli scontri tattici potrebbero rimanere possibili per un altro anno ancora, secondo Arestovich, sebbene l’Ucraina insista sulla rimozione completa delle truppe russe dal suo territorio. Intanto, proseguono i colloqui tra Kiev e Mosca – in cui Arestovich non è coinvolto personalmente. Oggi riprenderanno le trattative nell’ambito del quarto round di negoziazioni tra le le delegazioni di entrambe le parti, che ieri era stato interrotto per “problemi tecnici”. I negoziatori si sono dati appuntamento in videoconferenza, dopo che i primi tre incontri si sono svolti in Bielorussia: sul tavolo ancora una volta la richiesta da parte di Kiev di cessate il fuoco immediato. Intanto, continuano i combattimenti e i bombardamenti: nelle ultime ore sono state colpite la capitale Kiev e altre città, provocando almeno 9 morti.

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