Adrian Marku

La questione Ucraina è stata al centro di una telefonata tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il presidente russo, Vladimir Putin. Per il premier italiano “la crisi alimentare che si sta avvicinando avrà proporzioni gigantesche e conseguenze terribili”. Il capo del Cremlino, però, accusa: “È Kiev che blocca i porti”. E assicura il governo di Roma sul gas: “Continueremo a garantire forniture ininterrotte ai prezzi fissati nei contratti”

Il colloquio è stato voluto direttamente da Draghi: “È un’iniziativa che ho sentito il dovere di prendere per la gravità della crisi umanitaria che può toccare i più poveri del mondo”. 

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, boccia il piano di pace italiano perché “non è serio” e ribadisce che “nessuno ci ha consegnato niente”. Poi ammonisce l’Occidente: “Guai a fornire armi che colpiscano la Russia, sarebbe un passo verso una escalation”.

La presidente dell’Europarlamento all’AGI, intanto, ammette come sia “difficile mantenere l’unità europea sulle sanzioni alla Russia. per il cancelliere tedesco, Scholz, “Mosca non deve vincere e non vincerà”. Macron, infine, chiama Erdogan per chiedere di “rispettare la scelta di Svezia e Finlandia sulla Nato”.

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