Islam Shehu

La Commissione europea vuole confiscare i beni degli oligarchi russi. Per poterlo fare, ovviamente, serve una base giuridica. Per questo propone di riconoscere come reato europeo la violazione delle sanzioni.

E’ la base dei due provvedimenti che l’esecutivo di Bruxelles proporrà agli Stati. “Presentiamo regole più severe per tracciare e congelare i guadagni illeciti, anche dalla violazione delle sanzioni. Non permetteremo agli oligarchi di prosperare grazie alla macchina da guerra russa. I loro beni dovrebbero essere confiscati e possibilmente utilizzati in seguito per ricostruire l’Ucraina”, ha spiegato la presidente von der Leyen.

Al 12 maggio erano dieci i miliardi di beni di oligarchi russi congelati sul territorio dell’Ue. Ma non tutti potranno essere confiscati a meno che non siano collegati a reati europei (che prevedono pene di quattro anni) o, quando verrà approvata la modifica, nel caso di un tentativo di eludere le sanzioni.
Ma siccome finora la direttiva europea sulle confische (del 2014) non è stata un successo, la Commissione vorrebbe che gli Stati Ue possano intervenire con maggiore decisione e celerità. “A oggi confischiamo solo l’1% e congeliamo il 2% di tutti i proventi illeciti” delle organizzazioni criminali, ha ammesso la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson. Gli introiti dalle attività criminali ammonterebbero a oltre 130 miliardi l’anno.

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