Massimiliano Lo Savio

l presidente russo, Vladimir Putin, ha espresso le sue condoglianze all’omologo iraniano, Ebrahim Raisi, per l’attentato terroristico di ieri a un santuario sciita a Shiraz, in cui sono morte 15 persone.

Nel suo telegramma, come riporta l’agenzia Ria Novosti, il capo del Cremlino ha “confermato la disponibilità ad aumentare la cooperazione nella lotta al terrorismo”. 

“Per favore accetta le mie sincere condoglianze per le tragiche conseguenze dell’atto terroristico commesso a Shiraz”, si legge nel telegramma inviato da Putin, come riferito dal Cremlino. “Vorrei confermare la disponibilità da parte russa a rafforzare ulteriormente la cooperazione con i partner iraniani contro il terrorismo”, continua il messaggio.

Il leader russo ha osservato che è difficile immaginare un crimine più cinico dell’omicidio di civili – compresi bambini e donne – all’interno delle mura di un santuario religioso. Ha aggiunto che il terrorismo viola non solo le leggi, ma anche le norme della moralità umana. Putin ha rivolto parole di solidarietà e sostegno alle famiglie delle vittime, nonché auguri di pronta guarigione a tutti i feriti. 

Raisi, le “rivolte” aprono la strada al terrorismo

“Caos e rivolte aprono la strada a movimenti terroristici”. Lo ha denunciato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, collegando le vaste proteste anti-governative, in corso da oltre un mese nel Paese, al sanguinoso attentato di ieri a un santuario sciita a Shiraz, rivendicato dall’Isis.

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