Droni da guerra israeliani acquistati dalla Difesa e fabbricati in Sardegna, nello stabilimento di Domusnovas di proprietà della Rwm, l’industria bellica tedesca che nell’isola produce anche le bombe utilizzate dall’aviazione saudita nella guerra in Yemen. Questa la notizia. Per svilupparla va raccontata una storia in tre atti.
Poco più di un anno fa, esattamente il 4 novembre del 2021, Milex, osservatorio on line che monitora le spese militari italiane, rendeva noto, mai smentito, che la commissione Difesa della Camera dei deputati aveva approvato l’acquisto, per 3,9 milioni di euro, di droni da assegnare a reparti speciali di attacco dell’Aeronautica militare. Ditta fornitrice della Difesa, l’israeliana UVision, produttrice degli Hero 30, una delle versioni tecnologicamente più sofisticate e più devastanti delle «munizioni orbitanti», i droni, che hanno ormai rivoluzionato tattiche e strategie belliche.
Milex aggiungeva che per commercializzare il suoi Hero 30 in Europa la UVision aveva stretto un accordo con Rheinmetal, gruppo con sede a Düsseldorf con una forte presenza internazionale, che ha raggiunto nel 2020 un fatturato di 5.8 miliardi di euro , di cui circa il 60 per cento, pari a 3.7 miliardi, nel settore degli armamenti. Rheinmetal ha un ramo italiano, la Rwm Italia, che gestisce due stabilimenti: uno a Ghedi, nel Bresciano, attivo nella progettazione elettronica, nella sensoristica subacquea e nello sviluppo di sistemi operativi digitalizzati classificati fino al livello di «segreto Nato»; l’altro in Sardegna, a Domusnovas, che invece ospita una linea di produzione dedicata alla fabbricazione di bombe per aereo, comprese quelle vendute ai sauditi.
Pochi giorni fa, lo scorso 4 novembre, un altro sito specializzato, Ares Osservatorio Difesa, ha dato la notizia che Rheinmetall e il suo partner UVision avevano chiuso un ordine di acquisto dei droni Hero 30 «da un’importante forza militare europea della Nato che, al momento, resta per contratto sotto segreto». Si legge ancora nel resoconto di Ares: «Il cliente, una formazione di forze speciali di un paese dell’Alleanza atlantica, ha ordinato munizioni da combattimento Hero-30 con relativi simulatori e supporti per la logistica integrata. L’ordine vale un milione di euro, con possibili acquisti aggiuntivi che potrebbero essere previsti in futuro. Il contratto è stato chiuso nel luglio 2022».