Marina e Pier Silvio Belusconi, i figli della prima moglie dell’ex premier, il controllo di Fininvest con il 53%. Dalla lettura risulta “che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest, precedentemente esercitato dal padre stesso”, ma considerando che precedentemente sia Marina che Pier Silvio avevano il 7,65% ciascuno di Fininvest, oggi (dopo il testamento) la loro quota è pari al 53%.

Il Cavaliere ha donato anche 100 milioni al fratello Paolo e 100 a Marta Fascina. Per l’amico Marcello Dell’Utri un lascito di 30 milioni “per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”.

Nel testamento, scritto a mano mentre stava andando al San Raffaele il 19 gennaio 2022, anche una lettera rivolta ai figli “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue”, scrive l’ex premier indicando le donazioni al fratello, a Fascina e a Dell’Utri. E conclude: “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”.

La lettera è su carta intestata ‘Silvio Berlusconi’ e ‘Villa San Martino’. Nominando i figli curiosamente non viene menzionato Luigi, il più giovane.

Il testamento di Berlusconi è stato aperto ieri nello studio del notaio Roveda alla presenza di due testimoni, l’avvocato Luca Fossati, in rappresentanza dei figli Marina e Pier Silvio, e dell’avvocato Carlo Rimini, in rappresentanza dei figli di secondo letto, Barbara, Eleonora e Luigi. Alla lettura del testamento, secondo quanto si apprende, avrebbero partecipato in collegamento anche gli eredi.