È stata aperta in Senato, per la seconda giornata consecutiva, la camera ardente per rendere omaggio al presidente emerito Giorgio Napolitano. A Palazzo Madama, in sala Nassirya, i due figli Giovanni e Giulio.

Nel primo giorno le visite istituzionali sono state tante, alcune anche inattese, come quella del Papa. Il pontefice si è trattenuto in preghiera dinanzi al feretro, dopo aver salutato la signora Clio e i familiari del presidente emerito. Prima di lui le più alte cariche dello Stato hanno reso omaggio a Napolitano, seguiti da cittadini comuni che sono rimasti in attesa di poter entrare a palazzo Madama in una lunga fila.

Tra i primi ad arrivare, nel secondo giorno Massimo D’Alema. “Una grande personalità, un maestro severo, a volte, ma anche un uomo capace di slanci affettuosi”: Così lo ricorda cosi’ l’ex presidente del consiglio, lasciando la camera ardente in Senato. “Certamente – prosegue – una grandissima personalità che ha rappresentato, nella forma più alta, il senso dello Stato. Quell’amore verso la democrazia e il nostro Paese che ha dato un tratto, una caratteristica, del comunismo italiano”.

“Tanti anni di lavoro insieme al Parlamento europeo. Ci siamo confrontati tante volte e c’era un grande comune rispetto sia pure su fronti politici differenti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani lasciando la camera ardente di Giorgio Napolitano. “Il mio ricordo più forte è quello del Parlamento europeo. Anche quando si è avversari politici quel che conta è il rispetto; la stima non è legata alle posizioni politiche. La sua principale caratteristica è che sapeva trovare una sintesi. Quando è stato rieletto presidente è perché evidentemente era la persona più giusta per superare quello stallo”, ha aggiunto.

Per Sergio Cofferati, Napolitano “Ha fatto cose straordinarie per l’Italia e per l’Europa. Ha sempre difeso le sue idee senza mai farle diventare un ostacolo anche per la soluzione di problemi complessi. Ci siamo sempre confrontati con la massima lealtà”.

Anche Carlo Calenda, leader di Azione, e Luigi di Maio sono arrivati alla camera ardente di Giorgio Napolitano. L’ex capo politico del M5s ha lasciato un messaggio nel segno del “rispetto”.